lunedì 1 maggio 2017

Nel nome di Marcello I


(foto da internet)

Seborga (A Seborca in ligure) è un comune italiano di circa 300 abitanti in provincia di Imperia, in Liguria.
In questi giorni è saltato alla ribalta per una curiosa votazione: quella mediante la quale è stato riconfermato Principe di Segorba, con  ben 129 voti su 198 aventi diritto, Marcello Menegatto, alias Marcello I, industriale del nylon italo-svizzero, che ha battuto il giornalista italo-inglese Mark Dezzani!
Il piccolo comune ligure si autoproclamò indipendente nel 1963, quando il giornalista e scrittore Giorgio Carbone, pardon Giorgio I, fondatore del principato, sostenne che nel 1079 Seborga diventò un Principato del Sacro Romano Impero e che, dopo alcune vicissitudini, fu venduto a Vittorio Amedeo II, Re di Sardegna. Una transazione che però non fu mai registrata né pagata. Stando così le cose, Seborga non sarebbe mai appartenuta né al Regno d’Italia né a quello di Sardegna! 


(foto da internet)

Seborga ha richiesto alle Nazioni Unite l’indipendenza dall’Italia e, secondo Giorgio I, la corte dell’Aia avrebbe dato ragione al borgo: Seborga, quindi, non è italiana perché non esiste alcun documento di annessione...
Il Principato ha anche stampato una collezione di francobolli, ha battuto moneta (i Luigini, con tanto di effige di Giorgio I), ha prodotto adesivi, bandiere, libri, e altri souvenir. Nel 2009 Giorgio I è morto, all'età di 73 anni. Nell’aprile del 2010, si tenne l’elezione dell’attuale principe, l’industriale e imprenditore Marcello Menegatto, che ha scelto di chiamarsi Marcello I, il quale mantiene un buon rapporto con il sindaco di Seborga, Enrico Ilariuzzi



(foto da internet)

Marcello I, dopo la rielezione avvenuta in questi giorni, ha manifestato di voler costruire un Grand Hotel nel borgo, con settanta stanze e un campo golf e di stringere rapporti con altri Stati esteri. 
Con l’elezione di Marcello I, entreranno in carica anche i nove Consiglieri della Corona, quattro di fiducia del Principe e cinque di nomina popolare, privi di potere legale.






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